
Interpreti e ruoli
Claudia Gerini (Irma), Angela Finocchiaro (Eugenia), Paola Minaccioni (Rina), Caterina Guzzanti (Miranda), Loretta Goggi (Sibilla), Mohamed Zouaoui (Kalid)
Soggetto
Nella città di Anzio, sul litorale laziale, vivono da sempre quattro amiche, Irma, Eugenia, Miranda e Rina, quattro cinquantenni che si ritrovano quotidianamente al tavolo da gioco. La loro routine viene destabilizzata dalla partecipazione a un torneo nazionale e nel contempo dalle (dis)avventure amorose di Irma, che lascia il marito e si innamora del pescatore Nabil.
Valutazione Pastorale
Potremmo definirlo un “Sex and the City” all’italiana, una commedia sentimentale-esistenziale che mette a tema l’amicizia al femminile e la voglia di rigiocarsi con la vita. Stiamo parlando di “Burraco fatale” della regista Giuliana Gamba, che firma anche la sceneggiatura insieme al collega Francesco Ranieri Martinotti. Indubbio punto di forza dell'opera è l’alchimia tra le interpreti, le quattro protagoniste Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Caterina Guzzanti e Paola Minaccioni, cui si aggiunge una sempre brava Loretta Goggi. Sono loro il cuore pulsante della commedia, che sorreggono con tempi comici perfetti e riuscite sfumature ironiche. Il racconto vuole essere un inno frizzante e spensierato alla voglia di ricominciare, a non accontentarsi nella vita; un percorso in cui gioca un ruolo centrale il sostegno dell’amicizia, che si conferma prezioso ancoraggio nelle tempeste della vita. Seppure validi gli intenti e, ribadiamo, decisivo l’apporto delle attrici, la commedia si muove con poca fluidità, sbandando in alcuni passaggi. Il problema risiede nella gestione della storia e dei suoi snodi narrativi, a volte troppo sbrigativi o superficiali. Nel complesso è un film godibile per un pubblico adulto in cerca di evasione, pronto ad apprezzare la performance di attrici generose e in parte. Dal punto di vista pastorale “Burraco fatale” è da valutare come consigliabile, segnato da superficialità.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come occasione di riflessione ed evasione per un pubblico adulto