
Sogg e Scenegg.: John Hughes - Fotogr.: (Normale/a colori) Julio Macat - Mus.: Nick Glennie-Smith - Montagg.: Bruce Green, Malcolm Campbell, David Rennie - Dur.: 106' - Produz.: John Hughes, Hilton Green
Interpreti e ruoli
Alex D.Linz (Alex Pruitt), Olex Krura (Peter Beaupre), Rya Kihlstedt (Alice Ribbons), David Thornton (Earl Unger), Lenny Von Dohlen (Jernigan), Haviland Morris (Karen), Kevin Kilner (Jack), Marian Seldes, Seth Smith, Scarlett Johansson, Baxter Harris, Christopher Curry, Billy Hopkins.
Soggetto
Un microchip di un computer contenente piani segreti è stato portato via dal Dipartimento americano della Difesa. La banda di criminali internazionali che ha portato a termine il colpo cerca di rivendere loggetto sul mercato nero per molti milioni di dollari. Intanto il prezioso bottino è stato nascosto allinterno di unautomobile giocattolo e da lì finisce nelle mani di Alex Pruitt, un bambino di otto anni. Alex vive in un tranquillo sobborgo di Chicago con i genitori e i fratelli più grandi. La mamma lavora, rimane spesso fuori casa, e così fa il padre. La mamma però avverte la necessità di stare più vicino al piccolo e, quando il suo capo le offre un occasione importante di lavoro che non può assolutamente perdere, lei dice al figlioletto che starà fuori per poco e tornerà entro pochissimo tempo. Intanto quattro spie arrivano nel quartiere alberato e mettono in atto sofisticati sistemi per recuperare il microchip. Alex è solo in casa ma non si perde danimo. Progetta una strategia di difesa attenta e minuziosa che a poco a poco scoraggia le spie. Alla fine arriva lFBI, i malviventi sono catturati e la preziosa refurtiva
recuperata. Torna a casa la mamma e, dallaeroporto, anche il padre. Per loro, come ricompensa, cè un assegno con cifra a sei zeri. In carcere, i banditi si fanno le foto rituali, e sono un po stralunati dalla inattesa esperienza.
Valutazione Pastorale
si tratta di una commedia che intende richiamarsi, sia nel titolo sia nello svolgimento, al precedente Mamma ho perso laereo. Anche qui cè un bambino lasciato solo che con la propria arguzia e spirito d iniziativa, riesce a fronteggiare e concludere positivamente una difficile situazione. Il tutto naturalmente in forma di racconto scherzoso e divertente, che tuttavia non esclude la sottolineatura di alcune notazioni realistiche, quale quella dellabitudine di molti genitori di lasciare troppo spesso i figli soli a casa. Il tono del film rimane semplice e facilmente recepibile, positivo dal punto di vista pastorale, e adatto per ragazzi e famiglie.
Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, come accennato sopra, è da proporre per visioni rivolte a famiglie e ragazzi, anche piccoli.