
Presentato alla 14a Festa del Cinema di Roma (2019), il film è disponibile sulla piattaforma NOW
Interpreti e ruoli
Sterling K. Brown (Ronald Williams), Renee Elise Goldsberry (Catharine Williams), Kelvin Harrison Jr. (Tyler Williams), Lucas Hedges (Luke), Taylor Russell (Emily Williams), Alexa Demie (Alexis Lopez)
Soggetto
La vita della famiglia Williams viene stravolta quando il figlio adolescente, Tyler, cade in depressione e commette un'azione irreparabile ai danni della sua fidanzata Alexis...
Valutazione Pastorale
È passato alla 14a Festa del Cinema di Roma nel 2019 ed è rimasto bloccato a causa del Covid. Parliamo di “Waves. Le onde della vita”, film scritto e diretto dal trentenne Trey Edward Shults. L’opera, con stile asciutto e lirico, racconta di una famiglia americana in stallo quando il figlio adolescente Tyler (Kelvin Harrison Jr.), promettente talento nello sport, ha un crollo psicologico per un infortunio alla spalla e per la fine della relazione con la sua fidanzata Alexis (Alexa Demie); un blocco che lo fa deragliare, compiendo un gesto irreparabile. Il film però non si ferma a questo, anzi allarga il campo della riflessione proprio sulla famiglia del giovane. Lo sguardo, infatti, si fa ravvicinato sui genitori Ronald (Sterling K. Brown) e Catharine (Renée Elise Goldsberry) come pure sulla sorella minore Emily (Taylor Russell). La loro vita è stravolta e su di loro pesa in maniera schiacciante il senso di colpa: per non aver colto il malessere del ragazzo, per non averlo aiutato in tempo. Ancora, avvertono forte la condanna da parte della comunità tutta, sul lavoro e a scuola. Non si tratta però di un percorso che si esaurisce nella disperazione, al contrario: “Waves” vira verso una riconquista della vita, del dialogo familiare, grazie ad aperture di tenerezza e a slanci di riconciliazione. Emerge infatti un disperato bisogno di comprensione e di perdono, perdono che non può di certo riparare i danni computi ma può almeno predisporre i cuori a vita nuova. Potente è la regia di Trey Edward Shults, così intensa, nervosa e istintiva, che si impone sul flusso del racconto; la narrazione non sempre è perfetta, ma nell’insieme il film risulta non poco affascinante e marcato da poesia. Dal punto di vista pastorale “Waves” è complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito sul rapporto genitori-figli, educazione, dialogo e perdono. Adatto a un pubblico adulto oppure adolescenti accompagnati.