
Sogg. e Scenegg.: Robert Klane - Fotogr.: (normale/a colori) Francois Protat - Mus.: Andy Summers - Montagg.: Joan E. Chapman - Dur.: 94' - Produz.: Victor Drai
Interpreti e ruoli
Andrew Mc Carthy (Larry Wilson), Jonathan Silverman (Richard Parker), Catherine Mary Stewart (Gwan Saunders), Terry Kiser (Bernie Lomax), Don Galfa (Paulie), Catherine Parks (Tina), Eloise Broady (Jaway), Gregory Salata
Soggetto
Larry Wilson e Richard Parker, due giovanissimi addetti al computer di una società assicuratrice, sono fieri di una loro scoperta nei tabulati: per un solo sinistro risultano effettuati quattro pagamenti. Sicuri di un premio e forse di una promozione lo dicono al loro principale (Bernie Lomax), il quale, dopo i rallegramenti di rito, li invita intanto per un festoso week-end nella sua bella villa in riva al mare. I due ingenui non hanno capito che Lomax è il colpevole dell'imbroglio e sbarcano tutti allegri su di un'isola, ma ignorano anche che Lomax ha incaricato un boss malavitoso di eliminarli. Il delinquente (la cui amica lo tradisce con Lomax) decide altrimenti, dando invece mandato ad un suo scagnozzo (Paulie) di uccidere Lomax in luogo di Larry e Richard. Il che avviene nella villa, per cui questi ultimi si ritrovano con il morto fra i piedi, temono di essere arrestati e accusati del delitto, rimandano sempre l'idea di avvertire la polizia e non resta loro che escogitare piani (tutti fallimentari) per sbarazzarsi del cadavere. Lomax è ritenuto ancora in vita da una folla di amici che invade la villa il sabato sera ed irretisce il sicario, che ritiene di non aver portato a termine la sua missione. Da qui i vari episodi, gli equivoci e una sparatoria finale, dopo la quale Larry e Richard prenderanno il traghetto e torneranno a casa.
Valutazione Pastorale
nessuna ilarità; nessuna vera e stimolante trovata comica in questa farsa stupida e stiracchiata, intrisa di cattivo gusto e grossolanità, modestissima quanto a confezione e, fosse ancora poco, male recitata. Il guaio, però, più grosso e clamoroso sta non tanto nel fatto che il film sia scipito, quanto in quel cadavere quasi sempre in scena: strattonato, capovolto, a bagno nell'Oceano, allungato su un divano fra gente che crede Bernie ubriaco mentre è morto, scaraventato giù due volte sulla spiaggia e seppellito per burla da un bimbetto sotto la sabbia, che appare, scompare e ghigna grottescamente, sempre vilipeso e beffato. Quel cadavere è il perno del film e fa presto a infastidire.