
Orig.: Stati Uniti (2011) - Sogg. e scenegg.: ispirati a cinque fiabe tratte dai libri di A.A. Milne - Fotogr.(Panoramica/a colori): Julio Macat - Mus.: Robert Lopez, Kristen Anderson Lopez - Montagg.: Lisa Linder - Dur.: 65' - Produz.: Peter Del Vecho, Clark Spencer - Il LM è preceduto da un corto sempre di animazione dal titolo "La ballata di Nessie" (5').
Soggetto
In cerca di un po' di miele per tacitare il proprio stomaco brontolone, l'orsetto Pooh arriva a casa dell'amico Christopher. Qui trova un biglietto che non riesce a leggere e chiede aiuto ai compagni del bosco. L'equivoco creatosi viene chiarito solo dopo aver superato molte situazioni impreviste e bizzarre.
Valutazione Pastorale
Lo scrittore A.A. Milne fece pubblicare nel 1926 i racconti che aveva inventato per il figlio piccolo, ispirandosi a vari pupazzi di pezza. Il principale si è rivelato l'orsacchiotto Winnie the Pooh, che ha scavalcato i decenni, è arrivato al cinema (ultimo esempio finora nel 1977) e torna ora, richiamato in servizio dalla Disney. L'operazione è quella di evitare computer e altre innovazioni per recuperare il disegno fatta e colorato a mano con i toni pastellati a farla da padrone. I risultati hanno un deciso sapore vintage, retrò non solo nel cromatismo ma anche nel dialogo e nell'azione. Se in qualche momento la sensazione è quella di una ingenuità espressiva forse eccessiva, resta ben presenta quell'aspetto didattico sul rapporto tra le parole scritte, le parole dette e l'immagine, che è uno dei punti a favore dell'attualità del racconto. La fiaba regge, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e certamente semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito in molte occasioni per bambini e famiglie.