
Sogg.: ispirato alla canzone di Jerry Leiber, Mike Stoller - Scenegg.: Dale Launer - Fotogr.: (normale/a colori) William Wages - Mus.: Jed Leiber - Montagg.: Suzanne Pettit - Dur.: 99' - Produz.: Dale Launer
Interpreti e ruoli
Tate Donovan (Paul), Sandra Bullock (Diane), Mary Mara (Marisa), Dale Midkiff (Gary), Hillary Bailey Smith (Sally), Anne Bancroft (Madame Ruth), Rebecca Staab (Cheryl), Bruce Mc Carty, Adrian Paul, Dylan Baker, Blake Clark
Soggetto
Una maga Madame Ruth consultata da Paul, giovane assai timido, avendo rilevato che sulle mani di lui non vi è traccia di donne, consiglia una pozione d'amore ben diluita. Paul insieme a Diane, una giovane esperta in animali, dapprima prova il prodotto su gatti e scimmie, poi decide di far da cavia. A quanto pare, le semplici vibrazioni delle corde vocali così stimolate hanno effetti prodigiosi sotto l'aspetto seduttivo: quello che si impone è tuttavia il silenzio per tre settimane. Intanto Diane si trasforma, cambia look, dismette gli occhiali e si affida al trucco: gli effetti si notano subito. Un agente della stradale, un baldo giovanotto che compra una collana preziosa per lei, diventata a suo dire bellissima, il dirigente di una società di assicurazione). Anche Paul, però, si fa più gradevole e meglio presentabile, ha successo, tanto da fare una incursione notturna nel college femminile dell'Università locale. Ci sarebbe un progetto matrimoniale: Paul non sogna altro, ma Diane ha un innamorato, Gary e impone a Paul di continuare, però sul binario dell'amicizia. Disperazione di costui che non mangia né dorme più, mentre a lui compare in casa la bionda Marisa, che comunque lo deruba di alcune cose, nonché della boccetta della pozione data dalla maga. Da costei Paul ottiene la pozione d'amore n. 9, poiché Diane sta per convolare a nozze con Gary. Marisa ruba anche questa pozione ingerendola e come una pazza scatenata corre per le strade trainandosi dietro una legione di ammiratori. Intanto Paul, che non vuole perdere Diane, si precipita in Chiesa e, dopo aver steso a terra l'aitante sposo con un formidabile pugno, bacia sulle labbra la giovane e con lei parte verso la felicità.
Valutazione Pastorale
un film melenso e insulto quanti altri mai, pieno di banalità e vacuità, più qualche momento grossolano, comunque privo del minimo interesse e talento. Difficile sia capire il perché della scelta produttiva di una simile baggianata, sia trovare un solo appiglio concreto in regia e sceneggiatura. Recitazione risibile: del tutto nulla perfino l'apparizione in veste di maga di una grande attrice come Anne Bancroft.